Come creare un logo efficace con il neuromarketing?

Come creare un logo efficace con il neuromarketing?

Come creare o modificare il logo di un'azienda o di un prodotto in modo efficace e scientifico? Testando e analizzando il processo decisionale del tuo target. Leggi la storia di un imprenditore che come te deve realizzare l'aspetto visual della sua azienda.

Prima di addentrarci nei passaggi per creare un logo efficace vogliamo fare una precisazione. In questo articolo non ti insegneremo a realizzare un logo dal punto di vista pratico o degli strumenti che devi utilizzare. Su Google puoi trovare centinaia di guide scritte da professionisti del settore, una di queste fornita dal più celebre blogger del web: Salvatore Aranzulla.

Vogliamo invece parlarti dell'efficacia di un logo dal punto di vista scientifico, rispondendo alla domanda: come creare un logo efficace per il tuo target dal punto di vista emozionale? Come può aiutarti il neuromarketing?

L'aspetto grafico, seppur importante, non è centrale nella realizzazione di un logo di successo. Come accade nel caso dello sviluppo di un sito web o un servizio online, come un portale bancario, sono più rilvanti le emozioni e le informazioni trasmesse.

Come creare un logo efficace: testare, testare, testare.

Immagina Giacomo, ideatore e titolare di una nuova assicuzione online, che definiti i dettagli organizzativi e strategici deve creare logo e l'immagine coordinata. Si trova nella situazione di non saper da dove iniziare, ed è normale! Alcune domande che Giacomo si pone sono: 

  1. Che colori deve avere il logo della mia assicurazione? 
  2. Quale forma scelgo? Deve essere rotondo o squadrato?
  3. Deve essere minimale o deve preferire la comprensione?
  4. Come creo un logo che duri nel tempo?

Il percorso di creazione normale di un logo prevede solitamente l'affidarsi a un grafico, il quale costruisce diverse proposte basate sulle tendenze del momento per quanto riguarda colori, forme, stili. Questo procedimento è corretto, tuttavia Giacomo, nel comunicare l'assicurazione attraverso il suo logo, sta tralasciando alcuni importanti fattori.

Quali sono questi fattori da tener conto?

Nella creazione di un logo deve considerare anche le associazioni immediate e spontanee (ovvero il priming) nella mente del suo target e quanto il logo, osservato da solo, comunica i suoi servizi nel modo corretto. Se, ad esempio, forme e colori trasmettono soprattutto "servizi farmaceutici" o "giardinaggio" allora sono da fare delle modifiche ingenti.

Inoltre, quali emozioni trasmette il logo dell'assicurazione? Serenità, paura, tristezza? Comunica solidità, tranquillità oppure fiducia?

Non è quindi solamente una questione di essere al passo con i tempi. Prova a pensare al logo di Coca-Cola, che mantiene il suo font corsivo dalla fine del 1800.

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In sintesi, altre domande Giacomo deve farsi che probabilmente non hai mai pensato sono:

  1. Quali informazioni deve trasmettere il mio logo?
  2. Quali emozioni deve suscitare?
  3. Quali sono gli elementi graditi e non graditi? Per quali motivi?

Se anche una di queste domande non viene considerata nell'analisi del logo che andrà a creare Giacomo per la sua azienda, questo sarà gradevole graficamente, ma non sarà efficace nell'attirare potenziali clienti e nel comunicare i valori corretti.

 

Come testare questi elementi? Attraverso un'analisi simile a quella dei processi decisionali della quale abbiamo già illustrato le caratteristiche principali in altri articoli del nostro blog. Importante è chiedere di rispondere al questionario a un campione che rappresenti il target e non sia influenzato dalla conoscenza del servizio o delle persone coivolte.

Quali colori deve avere il mio logo?

Numerosi studi e ricerche hanno dimostrato il diverso impatto che i colori di un logo hanno sulla scelta di un servizio e sulle emozioni che proviamo nel guardarli.

Ad esempio, è noto che le tonalità di blu sono adatte a servizi informatici (basta pensare ai loghi di Facebook, Dell, Intel) e trasmettono competenza e lealtà, o che il rosso è associato a eccitazione, energia, azione (Red Bull, Nintendo, Lego, Levis, oltre alla già citata Coca-Cola).

Risulta molto interessante per il tema dei colori una ricerca del 2006 che divide prodotti e colori in "funzionali" (funcional) e "senso-sociali" (sensory-social). I prodotti del primo tipo servono per risolvere un problema, mentre i secondi soddisfano un bisogno di piacere. I risultati della ricerca (trovi il link nei riferimenti bibliografici in fondo all'articolo) hanno trovato che il blu è più adatto per i prodotti "funzionali", mentre il rosso per quelli del secondo tipo, ovvero i senso-sociali.

Un ultimo accorgimento riguarda la luce, che cambia la percezione del colore. Hai mai realizzato che la luce incandescente evidenzia i colori caldi e che quella fluorescente invece mette in risalto i blu e i verdi?

Pensa, nel creare il tuo logo, anche a come lo illuminerai se applicato in un'insegna!

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I messaggi nascosti: sono fondamentali?

È utile inserire messaggi nascosti nei loghi? Sono celebri gli esempi di FedEx, Amazon o lo stesso logo della tecnologia Bluetooth. Questi messaggi rendono sicuramente i loghi più curiosi e fanno parlare di sè, tuttavia aumentano anche lo sforzo cognitivo, soprattutto se sono poco immediati nella comprensione. 

Il nostro consiglio rimane lo stesso: prima di scegliere il tuo nuovo logo testalo più volte, chiedi l'opinione al tuo target attraverso le giuste domande che riguardano il priming, le associazioni con il settore, gli aspetti graditi e le motivazioni di scelta.

Riferimenti bibliografici: 

  1. Bottomley, P. A., & Doyle, J. R. (2006). The interactive effects of colors and products on perceptions of brand logo appropriateness. Marketing Theory, 6(1), 63-83.

Pubblicato il: 23/04/2020

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